lunedì 14 giugno 2010

Visitare Granada: cosa fare a Granada

Ho vissuto due mesi a Granada e quindi questa è la città dell’Andalusia che meglio conosco. E anche quello che apprezzo maggiormente.
Il fascino di Granada sta infatti nel coniugare la tradizione spagnola con quella araba e quella gitana in un miscuglio di culture estremamente suggestivo. Bellezze storiche e architettoniche perfettamente inserite nel contesto di una città che ha fatto della vivacità la sua caratteristica dominante.

Granada infatti è una città abitata da una numerosa popolazione studentesca che in ogni momento del giorno e della notte si attarda allegramente in strada. Una città tanto vivace che recentemente la giunta comunale ha ritenuto di dover mettere un freno vietando le esibizioni di musica in strada se autorizzate. Questo ha provocato diversi malumori tra la popolazione locale ma ha impedito anche il proliferare di tanti spettacoli di flamenco organizzati da gitani o presunti tali per distrarre i turisti e derubarli.
Ma non preoccupatevi: ogni sera troverete una vasta selezione di musica dal vivo in tutti i locali di Granada a prezzi assolutamente economici.
Una delle caratteristiche più universalmente apprezzate di Granada è infatti quella del bassissimo costo della vita. Per farvi l’esempio più eclatante: Granada è l’unica città spagnola dove vige ancora la sana abitudine di offrire una tapas gratis ad ogni bevanda. Una piccola porzione di patate, uno spiedino, un po’ di frittura di pesce: nei migliori bar di tapas le tapas sono dei veri e propri mini-pasti il cui costo è sempre compreso nel costo della birra (variabile tra 1 euro e 50 e 2 euro). E ogni seconda ordinazione dà diritto a una seconda tapas, migliore della prima, e così via. In questo modo potete tranquillamente cenare per meno di 5 euro. Fantastico, no?
Beh, a parte questo degno motivo, sono tanti i motivi per cui visitare Granada, primo tra tutti l’Alhambra, lo straordinario complesso che troneggia sulle colline di Granada, residenza prima dei re musulmani e in seguito dei re cristiani. Un’attrazione talmente famosa nel mondo che offusca quasi il fascino di questa città che ha molto altro da offrire oltre all’Alhambra: il quartiere arabo dell’Albayzin, fatto di casette bianche, vicoli stretti e profumate teterie dove vi sembrerà all’improvviso di entrare in una kasbah mediorientale. Inoltratevi ancora più su dell’Albayzin, tra le cuevas del Sacromonte dove tra le case dei gitani scoprirete le grotte che molti hippy hanno scelto come loro abitazioni attrezzandole di tutto punto.
Ritornate al centro e visitate le cattedrale con la tomba di Isabella di Castiglia e Fernando di Aragona, i re cattolici. Dopo di che passeggiate per l’ Alcaicería, l’antico mercato della seta decorato in stile arabo, oggi affollato di negozi di souvenir.
Dopo tutto questo gran camminare vi sarà venuta sicuramente fame. Beh, allora siete pronti per il vostro primo giro di tapas!

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